B&B Profum di Bosc Arta Terme

B&B Profum di Bosc Arta Terme

B&B Profum di Bosc

Arta Terme

 

Al B&B Profum di Bosc non troverete solo un comodo letto dove riposare la sera. Troverete, ad ogni angolo, la vera essenza del territorio che state visitando. Scopri con noi l’ospitalità ad Arta Terme!

b&b profum di bosc arta terme

Arta Terme

Il silenzio delle nostre Alpi, la nostra profondità e la semplicità autentica, gli spazi naturali intimi in cui la contemplazione si mescola con la riflessione, il cuore si fonde con le mete e tu puoi conoscere parti di te ancora inesplorate.

Arta Terme è un piccolo borgo della Carnia conosciuto fin dall’antichità per la presenza di una fonte di acque sulfuree. La presenza delle terme curative ha reso famoso questo luogo in tutta Italia ed Europa, tant’è che è stato frequentato, negli anni, da personalità di rilievo come Giosuè Carducci, Caterina Percoto, Pier Paolo Pasolini.

Oggi il turismo di massa si è spostato verso altre destinazioni, facendo emergere la vera bellezza di questi luoghi: territori ricchi di tradizioni, di natura incontaminata, di gente vera. Un perfetto punto di partenza per visitare una delle più belle vallate della Carnia, la Valle del But che comprende i comuni di Arta Terme, Paluzza, Sutrio e Zuglio.

Leggi il nostro articolo sul weekend ad Arta Terme

Come in famiglia…

Al B&B Profum di Bosc non troverete solo un comodo letto dove riposare la sera. Troverete, ad ogni angolo, la vera essenza del territorio che state visitando: il friulano (ma non un friulano qualunque, quello di Arta) nei nomi delle stanze e nelle conversazioni con Roberto e Cristina; il profumo, nell’odore del legno di cui sono fatte le camere e nell’aroma del caffè la mattina, il sapore, nel gusto incredibile del burro di malga e delle marmellate fatte in casa.

Sarà proprio come vivere nella Valle del But per qualche giorno. Come se foste di famiglia, residenti lì da tante generazioni. Il fogolâr della taverna vi accoglie ogni giorno per la colazione, assieme alle chiacchiere con Cristina e Roberto, come foste di casa.

È questo che dovrebbe essere un B&B: un modo per comprendere davvero il luogo che state visitando. E poi, i consigli dei “local” non hanno prezzo: dove mangiare, l’escursione migliore, i luoghi del cuore, le tradizioni.

Ci è piaciuta moltissimo questa breve vacanza ad Arta Terme, soprattutto per questo motivo. Anche se potremmo visitare Arta in giornata, senza fermarci a dormire, abbiamo imparato più cose sulla Carnia in questi due giorni che nell’intero 2019. E sembra assurdo, ma abbiamo una lista di 10/20 escursioni da fare quest’estate, e dalle ricerche online pensavamo di averle già esaurite tutte (quelle alla nostra portata!). Perché davvero il contatto umano non ha prezzo e dormire negli hotel non è proprio la stessa cosa…

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Leggi il nostro articolo sulla ciaspolata al chiaro di luna sullo Zoncolan

Il B&B Profum di Bosc

Ci sono due camere: “Ore di Molgi”, la matrimoniale dedicata agli innamorati, tutta a tema mungitura: simpatiche mucche sulle abat jour e sul lampadario, il campanaccio attaccato all’armadio. E “A slitasci”, dove simpatici bambini in ferro battuto slittano sul lampadario e sui dettagli della camera tripla, con il letto singolo a soppalco.

Una piccola zona comune ospita un cucinino con tutto l’occorrente per farsi da mangiare, ma anche per un the caldo prima di andare a dormire. Wi-fi velocissimo e una bellissima libreria colma di pubblicazioni interessantissime sul territorio.

Ultima ma non meno importante, la colazione. Le marmellate di Cristina sono qualcosa di strepitoso, soprattutto quella di mirtilli, naturalmente selvatici e colti a mano uno ad uno durante l’estate. Il burro di malga, che se non l’avete mai assaggiato resterete sconvolti dalla sua bontà, e con il quale Cristina realizza anche l’ont (burro chiarificato, ottenuto da un procedimento lento, che sprigiona un buonissimo profumo di nocciola). Le uova, che sono speciali per tanti motivi: innanzitutto perché sono blu! Fatte da una gallina di una razza particolare, hanno il guscio naturalmente colorato di azzurro, e sono ovviamente buonissime! Infatti le galline sono allevate direttamente da loro e naturalmente sono alimentate solo con prodotti naturali e perfettamente curate. Dai, in quale hotel vi portano un uovo appena fatto?? E ancora: le torte fatte in casa, il miele a km 0, lo sciroppo di sambuco fatto in casa.

Insomma noi ve lo consigliamo. Anche se siete friulani e potreste visitare la Valle del But in giornata, fermatevi qui per un weekend. Non ve ne pentirete!

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colazione b&b profum di bosc arta terme
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due giorni tra natura, relax e tradizioni locali

 

Abbiamo trascorso due giorni ad Arta Terme ospiti del B&B Profum di Bosc: ci siamo lasciati coccolare gustando ottimo cibo, staccando la spina e godendoci il silenzio che solo questi luoghi ti sanno regalare.

arta terme

Arta Terme

Il silenzio delle nostre Alpi, la nostra profondità e la semplicità autentica, gli spazi naturali intimi in cui la contemplazione si mescola con la riflessione, il cuore si fonde con le mete e tu puoi conoscere parti di te ancora inesplorate.

Arta Terme è un piccolo borgo della Carnia conosciuto fin dall’antichità per la presenza di una fonte di acque sulfuree. La presenza delle terme curative ha reso famoso questo luogo in tutta Italia ed Europa, tant’è che è stato frequentato, negli anni, da personalità di rilievo come Giosuè Carducci, Caterina Percoto, Pier Paolo Pasolini.

Oggi il turismo di massa si è spostato verso altre destinazioni, facendo emergere la vera bellezza di questi luoghi: territori ricchi di tradizioni, di natura incontaminata, di gente vera. Un perfetto punto di partenza per visitare una delle più belle vallate della Carnia, la Valle del But che comprende i comuni di Arta Terme, Paluzza, Sutrio e Zuglio.

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Natura, relax & tradizioni locali

La nostra regione è davvero talmente ricca di tradizioni, storia e cultura che ogni giorno ci rendiamo conto di quanto ci sia ancora da scoprire su di essa.

Questi due giorni ad Arta Terme ci hanno fatto scoprire molte cose davvero incredibili, che ignoravamo, nonostante fossimo passati da queste parti diverse volte.

La nostra Regione, ma in particolare la Carnia, va vissuta così: lentamente e approfonditamente. Non basterebbe un anno per conoscere a fondo un singolo borgo, ma per riuscire a coglierne almeno l’essenza è necessario un approccio slow, a stretto contatto con la natura e la gente del luogo.

Ed è proprio questo che propone Silent Alps, il consorzio turistico di Arta Terme, che ti ricorda che qui troverai ciò che di più prezioso esiste: il silenzio, la sensibilità e l’essenza dei luoghi e delle persone. Ed è così, allora, che potrai davvero superare i tuoi limiti, sentire attraverso tutti e cinque i sensi e ricaricare le energie dedicando del tempo a te stesso.

In questi due giorni….

  • abbiamo superato i nostri limiti

Il silenzio delle montagne, l’aria pungente, il cielo stellato: una ciaspolata al calar del sole sul Monte Zoncolan con aperitivo rigenerante in Baita Goles.

  • abbiamo sentito attraverso tutti i cinque sensi

…ma soprattutto con il gusto, grazie alle leccornie gustate all’Agriturismo Monte Dauda e all’Hotel Park Oasi. Oltre ai classici della Carnia, come il frico e i cjarsons, non ci siamo fatti mancare piatti più ricercati, come le erbe di montagna sott’olio raccolte a mano durante l’estate e conservate per arricchire pietanze o accompagnare salumi e formaggi.

  • abbiamo ricaricato le energie

riposando al B&B Profum di Bosc lontano dal traffico, rigenerandoci alle Terme di Arta e rallentando i ritmi della vacanza cercando di apprezzare ogni singolo dettaglio.

ciaspolata notturna arta terme
hotel park oasi arta terme
terme di arta

Leggi il nostro articolo sulla ciaspolata al chiaro di luna sullo Zoncolan

Carnia Greeters

Volete scoprire anche voi il nostro territorio in modo autentico?

Allora scegliete una delle esperienze di Silent Alps (le trovate sul loro sito silentalps.it) oppure prenotate un’escursione con i Carnia Greeters!

Chi sono i Carnia Greeters?

Un gruppo di volontari locali che ama il proprio territorio e lo conosce a fondo. Vi accompagnano fuori dai tradizionali circuiti turistici, lungo sentieri, itinerari, percorsi sia naturalistici che di fondovalle. Ogni passeggiata con un Greeter è unica, perché egli vi racconterà storie, leggende, tradizioni della sua Terra che in pochi conoscono, e lo farà con i suoi occhi, attraverso i suoi ricordi e le sue esperienze.

Anche Cristina e Roberto, proprietari del B&B Profum di Bosc, sono Greeters, e Roberto ci ha infatti accompagnato in una passeggiata lungo le vie di Piano d’Arta. Siamo rimasti colpiti da come ogni strada racchiudesse una storia: la casa in cui ha dormito Pasolini, l’antico “Noce dei Luigi”, la tradizione dei Re Magi, la leggenda della roccia di Araseit (una parete rocciosa con le sembianze di un teschio), storie di sbilfs, di fate e di folletti.

arta terme
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sentieri fondovalle arta terme

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I 5 luoghi da non perdere in Carnia

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per un weekend perfetto in Friuli Venezia Giulia

La Carnia è una delle zone che apprezziamo maggiormente della nostra Regione. Abbiamo selezionato per voi 5 luoghi da non perdere se volete visitare la Carnia!

(Non c’è un ordine di importanza, l’ordine è casuale!)

Carnia

1. Sauris

sauris

Sauris, Zahre in dialetto locale, è una piccola perla montana delle Dolomiti Friulane, in Carnia. Un lago dall’azzurro intenso dà il benvenuto nella vallata, caratterizzata da natura incontaminata, malghe e un’architettura estremamente particolare.

Sauris ha infatti una storia molto antica. I primi abitanti giunsero da qualche valle al confine tra la Carinzia e il Tirolo attorno alla metà del 1200: la leggenda narra che furono due soldati in cerca di rifugio. Per questo qui si parla un dialetto tedesco, appartenente al gruppo linguistico del bavarese meridionale: il saurano. 

2. Pesariis

Pesariis

Pesariis è un piccolo borgo della Carnia, situato nella Val Pesarina, ed è conosciuto come “Il Paese degli Orologi”.

Il nome Pesariis sembra derivi dal toponimo “in villa de Pesargis” che a sua volta deriva dalla pesa della dogana cui erano soggette le mercanzie che transitavano per il vicino valico di Lavardet. Questo paese infatti si trova sulla strada per il Cadore.

È uno dei borghi più belli della Carnia, grazie alle sue viuzze e alle abitazioni tipiche di inizio ‘600, molto ben conservate.

Passeggiare nel borgo è come fare un viaggio nel tempo… andando indietro nel tempo, a come si viveva in un borgo contadino, e viaggiando nel tempo, a ritmo del ticchettio degli orologi.

3. Sutrio

Sutrio

Sutrio è uno dei più caratteristici borghi della Carnia, caratterizzato da un centro storico ben conservato, con case tipiche in pietra e stradine lastricate.

Questo borgo è conosciuto per la presenza di alcune tra le più apprezzate botteghe artigiane di intaglio e scultura di tutta la regione. Non a caso, il primo fine settimana di settembre ospita la rassegna “Magia del legno”.

Inoltre durante l’estate ospita il più grande evento dedicato ai cjarsons, piatto tipico della Carnia.

4. Pani & Raveo

Esse di Raveo

Raveo, tra i più piccoli borghi della Carnia e dell’intero Friuli Venezia Giulia, è conosciuto soprattutto per i famosi biscotti Esse di Raveo.

Poco lontano dal centro del paese si trova la Valle di Pani, un bellissimo altopiano (raggiungibile in auto) con vista straordinaria sulla Valle del Tagliamento.

5. Givigliana

Givigliana

Givigliana è un piccolo borgo caratteristico che fa parte di un comune, Rigolato, altrettanto particolare. Qui si parla infatti un friulano diverso dal resto della Carnia: le parole finiscono sempre in “o”, pur mantenendo l’articolo (la glesio – la chiesa).

Le sue caratteristiche principali sono: il fatto che si trovi in forte pendenza (sul quale vengono fatte diverse battute: si dice infatti che le galline abbiano le “mutande” per evitare che le uova rotolino giù a Rigolato) e il campanile colorato.

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Ta Lipa Pot

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il “bel sentiero” della Val Resia

 

Ta lipa Pot è un percorso circolare permanente che si sviluppa attorno alla frazione di Stolvizza, perfetto per entrare in contatto con l’ambiente, la cultura e la storia della Val Resia. Percorrilo assieme a noi!

Ta Lipa Pot

Val Resia

La Val Resia (Rosajanska Dolina in dialetto resiano; Rezijanska Dolina in sloveno; Val Resie in friuliano) si trova in provincia di Udine ma è un territorio caratterizzato da una cultura e una lingua di ceppo slavo completamente uniche e a sé stanti. Uno degli esempi, assieme a molti altri d’altronde, che testimoniano la grande ricchezza culturale della nostra regione.

Resia è un comune sparso, composto quindi da diverse frazioni: Gniva (Njiva), Oseacco (Osoane), Prato (Ravanca), San Giorgio (Bila), Stolvizza (Solbica), Uccea (Učja).

Qui si parla il resiano, una lingua paleoslava riconosciuta dall’UNESCO come lingua in via di estinzione. La valle termina infatti con una catena montuosa del quale il Monte Canin rappresenta la vetta più alta, e segna il confine tra Italia e Slovenia.

Parte del territorio fa parte del Parco naturale delle Prealpi Giulie, infatti qui si possono svolgere passeggiate ed escursioni.

Il sentiero

Ta lipa Pot è un percorso circolare permanente che si sviluppa attorno alla frazione di Stolvizza di Resia. Ta Lipa Pot in resiano significa “la bella strada”: anticamente questa era la principale via di comunicazione della valle.

Ci sono due varianti dell’anello: la variante corta (5 km) che è quella che abbiamo fatto noi, e la variante lunga (10 km). La scelta del percorso lungo o corto si fa dopo aver percorso più di metà sentiero, in questo modo saprete quanto tempo/energie avrete per proseguire!

Entrambe le varianti si sviluppano ad anello e permettono di visitare un borgo caratteristico nei dintorni di Stolvizza. Inoltre si costeggiano e attraversano diversi corsi d’acqua.

Ta Lipa Pot

Percorrendo la strada che da Resiutta si inoltra nella valle, tralasciamo le diramazioni per Borgo Povici e più avanti per San Giorgio, Sella Carnizza e Oseacco si percorre la strada principale fino a giungere a Stolvizza dove si parcheggia presso la piazza dell’Arrotino.

Qui si può trovare la partenza di questo sentiero, segnalata da un evidente cartello in legno molto caratteristico!

Subito si giunge alla meravigliosa cascata del rio Po-Tok, che si può facilmente raggiungere con una piccola deviazione.

Si prosegue poi nel bosco, in questo periodo particolarmente affascinante grazie ai giochi di luce e ai colori caldi dell’autunno. Infatti, al Pino Nero, si affiancano anche diverse specie a foglie caduche.

Si giunge poi in località Hostjë, dove si trova La Casa Resiana, centro didattico naturalistico.

Ci addentriamo nuovamente nel bosco, dove ad un certo punto una simpatica sagoma di orso bruno attira la nostra attenzione. Una tabella didattica ci racconta qualcosa di questo animale che popola le nostre foreste (bello per i bambini!)

Raggiungiamo infine la parte che ci è piaciuta di più, la passerella sul Rio Malicen.

Da qui scendiamo nuovamente nel bosco fino ad arrivare al bivio: verso sinistra (percorrendo un piccolo tratto di strada asfaltata) andiamo verso l’abitato di Zamlin e percorriamo l’anello corto. Verso destra, invece, percorriamo l’anello lungo.

Noi scegliamo di percorrere l’anello breve (si avvicina l’ora di pranzo!) e quindi passiamo all’interno di Zamlin, borgo caratteristico con antiche case in pietra. Si risale poi verso Acchia, il piccolo pianoro destinato alla coltivazione di aglio, cipolle e patate, sino ad arrivare in paese, in Piazza dell’Arrotino, punto di partenza e d’arrivo.

Ta Lipa Pot
Ta Lipa Pot
Ta Lipa Pot

dislivello in salita (metri)

quota massima (metri)

quota minima (metri)

lunghezza (km)

tempo di percorrenza (ore)

  • difficoltà

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5 luoghi da non perdere in autunno in Friuli Venezia Giulia

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I 5 luoghi da non perdere in autunno

per un weekend perfetto in Friuli Venezia Giulia

Abbiamo selezionato per voi 5 luoghi da visitare assolutamente durante l’autunno in Friuli Venezia Giulia. Che ne pensate? Scrivete nei commenti quali sono i luoghi per voi imperdibili!

5 luoghi da non perdere in autunno in Friuli Venezia Giulia

1. Laghi di Fusine

grado

I laghi di Fusine sono due, entrambi di origine glaciale, e si trovano alle pendici del Monte Mangart. Il lago Superiore alimenta il lago Inferiore per via sotterranea e quest’ultimo alimenta l’emissario di entrambi i laghi. La loro origine glaciale è evidente anche dalla presenza di due enormi massi erratici, uno dei quali adibito a palestra di arrampicata.

Si trovano nella Foresta Millenaria di Tarvisio, la più grande foresta demaniale d’Italia: 24.000 ettari di comprensorio alpino di cui 15.000 ricoperti di boschi produttivi.  Una foresta caratterizzata da una grande biodiversità, ed è anche questo che conferisce ai laghi di Fusine una bellezza così autentica.

In autunno sono quadro dai mille riflessi, un’esplosione di colori caldi, il giro del lago per non perdersi nemmeno uno scorcio. Sicuramente le giornate nuvolose regalano emozioni indimenticabili, ma anche rilassarsi su una panchina al sole non è da meno.

2. Matajur

giardini del torso

Il Monte Matajur (1.641 mslm), detto anche Monte Re e Baba in dialetto sloveno locale, è l’altura che sovrasta la città di Cividale. Il nome infatti ha origine da Mont Major (Monte Maggiore di Cividale) che, nel tempo, è mutato in Mot Major, Mat Major, Matajor ed, infine, Matajur.

Questa cima è famosa per il meraviglioso panorama che offre: da qui si domina il Friuli! La costa istriana, la laguna di Grado, la pianura udinese.

Siamo molto felici di aver fatto questa escursione per la prima volta in autunno: siamo sicuri che anche nelle altre stagioni sia meraviglioso, ma questi colori non li dimenticheremo facilmente!

3. Festa della Zucca di Venzone

giardini del torso

Venzone è un’antica cittadina fortificata del 1300, costruita in periodo medievale. Nel 1976 è stata quasi completamente rasa al suolo dal terremoto, ma ricostruita, pietra dopo pietra, come un tempo.

È per questo motivo che viene considerata uno dei più straordinari esempi di restauro in campo architettonico e artistico.

Venzone è molto legata alla zucca a causa di una leggenda, La leggenda della zucca d’oro, che è causa del soprannome di “Cogoçârs”  dato ai venzonesi è che ha anche ispirato la famosa “Festa della Zucca”.

Questa festa è una grande rievocazione medievale, dove la zucca è protagonista indiscussa sia nell’enogastronomia, che nelle decorazioni del paese e nelle attività di intrattenimento.

Maggiori info qui > venzoneturismo.it 

4. Castelli di Strassoldo

castelli di strassoldo

Castelli di Strassoldo sono due millenari e affascinanti castelli cinti da un borgo medievale e attraversati da corsi d’acqua che si trovano a Strassoldo, nella pianura friulana.

Due volte l’anno le contesse Strassoldo, proprietarie dei Castelli, aprono le porte con le manifestazioni chiamate “In primavera: fiori, acque e castelli” “In autunno: frutti, acque e castelli”. Durante questi eventi i castelli vengono addobbati a festa e ospitano una mostra mercato di artigianato, locale e non, e di piante e addobbi per il giardino.

5. Sentiero delle Vigne Alte

Sentiero Vigne Alte

L’autunno è sicuramente una delle stagioni migliori per visitare il Collio Goriziano e immergersi in paesaggi dorati mozzafiato. Il Sentiero delle Vigne è un sentiero breve e adatto a tutti che regala scorci favolosi su questo territorio. Inoltre, il punto di partenza e quello di arrivo sono entrambi ristoranti con un’ottima offerta di vini e piatti del territorio! Scopri il sentiero assieme a noi!

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Pesariis

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Una giornata nella Valle del Tempo

 

Pesariis è un piccolo borgo della Carnia, situato nella Val Pesarina, ed è conosciuto come “Il Paese degli Orologi”. Da inizio ‘700, infatti, qui si producono orologi destinati alle torri civiche e campanarie. Visitalo assieme a noi!

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Il Paese degli Orologi

Pesariis è un piccolo borgo della Carnia, situato nella Val Pesarina, ed è conosciuto come “Il Paese degli Orologi”.

Il nome Pesariis sembra derivi dal toponimo “in villa de Pesargis” che a sua volta deriva dalla pesa della dogana cui erano soggette le mercanzie che transitavano per il vicino valico di Lavardet. Questo paese infatti si trova sulla strada per il Cadore.

È uno dei borghi più belli della Carnia, grazie alle sue viuzze e alle abitazioni tipiche di inizio ‘600, molto ben conservate.

Passeggiare nel borgo è come fare un viaggio nel tempo… andando indietro nel tempo, a come si viveva in un borgo contadino, e viaggiando nel tempo, a ritmo del ticchettio degli orologi.

 
 
Pesariis
Pesariis
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Gli orologi

La tradizione artigiana della produzione di orologi nasce nel 1725, alla fondazione dello stabilimento Solari (allora conosciuto come “Antica e premiata fabbrica di orologi da torre”), produttore della maggior parte degli orologi che vediamo nelle stazioni ferroviarie!

I prodotti Solari sono famosi in tutto il mondo. Il Cifra 3 è esposto nel Museum of Modern Art di New York. Tra gli anni ’50 e ’60, vari aeroporti tra cui quello di di Los Angeles, di New York, di Parigi e di Tokyo si dotarono dei teleindicatori Solari.

Pesariis
Pesariis
Pesariis

Arlois & Fasois

Ogni anno nel mese di settembre si svolge Arlois & Fasois, un evento che unisce cultura, gusto e tradizione della Val Pesarina, valorizzando gli orologi e i fagioli, qui coltivati.

Lo sapevate che le varietà di fagiolo censite in Carnia sono più di 30?

La varietà borlotto di Pesariis è coltivata secondo tecniche tradizionali, senza l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi.

Potrete assaggiarlo durante questa festa, utilizzato sia nelle ricette tradizionali (ingredienti principali della jota, accompagnati alla carne, in insalata), sia nelle ricette più audaci e moderne (il gelato ai fagioli, la marmellata di fagioli).

Pesariis
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