Lago Volaia
un cuore a 1.955 metri sul livello del mare
Il lago Volaia (Wolayersee) è un meraviglioso laghetto glaciale che si trova a quota 1.955 m sul livello del mare, al confine tra Italia e Austria. È raggiungibile soltanto a piedi, dal versante italiano percorrendo il sentiero CAI 144. Leggi il nostro racconto!
Lago Volaia
Un lago a forma di cuore a 1.955 m sul livello del mare
Il lago Volaia (Wolayersee) è un meraviglioso laghetto glaciale che si trova a quota 1.955 m sul livello del mare, al confine tra Italia e Austria. È raggiungibile soltanto a piedi, dal versante italiano percorrendo il sentiero CAI 144 (per noi abbastanza impegnativo). Ma ne vale davvero la pena: il panorama vi lascerà a bocca aperta!
Abbiamo affrontato questa camminata in una calda domenica di luglio, alla ricerca di un po’ di fresco vista l’afa che c’era a Udine in quel periodo. Non siamo escursionisti esperti e nemmeno abituali, quindi è per questo che nelle nostre indicazioni troverete tempi di percorrenza molto più lunghi di quelli definiti in altri siti! Ma siamo sinceri, così possiamo farvi capire che comunque il sentiero è affrontabile da tutti, con la dovuta calma.
Il lago Volaia è davvero uno spettacolo, la sua forma a cuore è qualcosa di indimenticabile. Le montagne rocciose si riflettono sull’acqua limpida e azzurrissima, e abbiamo visto un sacco di gente fare il bagno!
Infine, se siete appassionati di storia per voi sarà un paradiso: trincee, resti di filo spinato, fortificazioni. Un museo a cielo aperto sulla Grande Guerra.
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Il sentiero
Il sentiero per arrivare al Lago Volaia parte dal Rifugio Tolazzi (quota 1350 m) che si trova nel paesino di Collina (frazione di Forni Avoltri).
Il Rifugio Tolazzi è raggiungibile facilmente in auto e dispone di ampi parcheggi, inoltre è punto di ristoro per rifocillarvi al ritorno dopo la sfaticata!
Dal Rifugio Tolazzi è evidente la segnaletica che vi porta sul sentiero CAI 143 per 200 metri, per poi lasciare sulla destra il sentiero per il Rif. Marinelli e proseguire su fondo sterrato lungo il sentiero CAI 144.
Noi abbiamo percorso sempre il comodo sentiero sterrato, non molto ripido e dal fondo regolare, ignorando le ripide e faticose scorciatoie che permettono di tagliare i tornanti. Il sentiero si sviluppa così per circa metà percorso, finché ad un certo punto diventa molto più ripido e la sterrata lascia spazio a un vero e proprio sentiero con fondo sconnesso.
Questa è sicuramente la parte più impegnativa, che noi abbiamo fatto con molta calma (anche per le mille pause foto che, visto il panorama, meritavano davvero!). Per noi che non siamo abituati a camminare in montagna è stata un po’ dura, ma alla fine abbiamo raggiunto il Rifugio Lambertenghi Romanin (1955 m slm!).
Da qui in 5 minuti si può raggiungere il Lago Volaia (anche se noi abbiamo fatto subito pausa pranzo per riprendere le forze!). Dal sentiero si gode di una bellissima vista sul lago e sul rifugio che si trova sul versante austriaco (Rifugio Pichl).
Consigliamo di proseguire facendo il giro del lago per godere del panorama da tutti i punti di vista, e per gustare una buona birra anche al rifugio austriaco!
Informazioni importanti
- Il Rifugio Tolazzi è raggiungibile facilmente in auto e dispone di ampi parcheggi, inoltre è punto di ristoro per rifocillarvi al ritorno dopo la sfaticata!
- Il Rifugio Lambertenghi Romanin era aperto al momento della nostra escursione, ma ha chiuso nel 2020.
- Consigliamo di fare il giro del lago per godere del panorama da tutti i punti di vista, e per gustare una buona birra anche al rifugio austriaco!
dislivello in salita (metri)
quota massima (metri)
quota minima (metri)
lunghezza (km)
tempo di percorrenza (ore)
- difficoltà
Il Rifugio Lambertenghi Romanin
Il Rifugio Lambertenghi Romanin si trova nella parte italiana, a 1.970 m sul livello del mare, poco prima di raggiungere il Lago Volaia.
Si chiama così in onore del Tenente R. Lambertenghi, caduto nel giugno 1915 nel corso di un’azione per la conquista del Passo Volaia, e del Tenente Romanin.
Tappa obbligatoria per rifocillarsi con una birra o una bevanda fresca, ve lo consigliamo anche per la pausa pranzo! Sull’altra sponda del lago c’è anche il rifugio austriaco, ma noi preferiamo la cucina friulana e dobbiamo dire che il nostro pranzo è stato davvero super!
Gnocchi di polenta su fonduta di formaggio e crema di ortiche, tagliatelle fatte in casa al ragù di cinghiale, immancabile frico e polenta. Questo è stato il nostro pranzo e vi diciamo con certezza che abbiamo mangiato molto meglio di tanti altri posti che si trovano a valle!
Inoltre le materie prime per la preparazione dei loro piatti provengono prevalentemente dalla Carnia e dal Friuli, e sapete che questa filosofia a km zero a noi piace molto.
Qui in rifugio è possibile anche pernottare per chi volesse godersi alba o tramonto in quota!
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