Il treno di Pierpaolo Pasolini
viaggio in treno storico con Fondazione FS
Abbiamo scelto Il treno di Pierpaolo Pasolini per provare l’avventura di un viaggio in treno storico. Una giornata dedicata alla scoperta dei paesi della riva destra del Tagliamento, nei luoghi che sono stati protagonisti della vita di un grande scrittore e autore friulano. Viaggia assieme a noi!
Dal 31 marzo al 8 dicembre nella nostra regione è possibile viaggiare in treno storico, grazie alla convenzione stipulata tra Regione e Fondazione FS. I treni storici viaggiano in diverse località del Friuli Venezia Giulia, solitamente dove sono in programma eventi culturali e manifestazioni a carattere enogastronomico. Il più delle volte al viaggio in treno è abbinata un’escursione guidata o un tour tematico legato alla località di destinazione.
La Fondazione FS organizza questi viaggi in diverse tipologie di treni storici: locomotive a vapore, elettrotreni dell’Alta Velocità, vetture “Centoporte”, locomotive elettriche e “Littorine”.
Lo sapevate che è possibile noleggiare questi treni anche per feste private? Tutte le info qui > fondazionefs.it
La nostra regione fa parte inoltre anche del progetto Binari Senza Tempo, finalizzato al ripristino di antiche tratte in disuso destinandole al traffico di treni storici e turistici. Nel 2018 è stata riaperta la Ferrovia Pedemontana tra Sacile, Maniago e Gemona del Friuli.
Abbiamo scelto Il treno di Pierpaolo Pasolini per provare l’avventura di un viaggio in treno storico. Una giornata dedicata alla scoperta dei paesi della riva destra del Tagliamento, nei luoghi che sono stati protagonisti della vita di un grande scrittore e autore friulano, di cui purtroppo si sa sempre troppo poco.
Siamo partiti dalla stazione ferroviaria di Udine, dove abbiamo preso il treno a vapore con carrozze degli anni ’30 “Centoporte” e tipo “1931”. Emozionante salire su questo treno: sembra di tornare indietro nel tempo, salendo su carrozze completamente in legno. Sono chiamate “Centoporte” per i numerosi sportelli presenti su ogni fiancata, che facilitavano l’incarrozzamento dei viaggiatori! Invece il tipo 1931 sono suddivise in undici compartimenti da otto posti.
PRIMA TAPPA: CASARSA DELLA DELIZIA
Prima fermata a Casarsa della Delizia, dove ci ha accolto il sindaco, e abbiamo poi proseguito con la visita di casa Colussi. La casa della famiglia materna di Pasolini oggi è diventata il centro studi Pasolini, mostra permanente che raccoglie i dipinti e i disegni del periodo casarsese, i manifesti politici, una galleria di immagini fotografiche della famiglia Pasolini, del paesaggio della campagna friulana e dei luoghi dove visse il poeta durante la sua permanenza a Casarsa. Sicuramente consigliata una visita, indipendentemente dal treno storico, per conoscere la vita e le opere di un artista friulano spesso dimenticato.
SECONDA TAPPA: SAN GIOVANNI
Piccola frazione di Casarsa, dove Pasolini amava trascorrere molto del suo tempo, importante soprattutto per la sua partecipazione politica. Nella loggia di questo municipio, infatti, era solito appendere testi di polemica politica scritti in italiano e in friulano (in collaborazione con il PCI, di cui era tesserato) per informare la popolazione di ciò che avveniva in Italia e nel mondo. Questi manifesti sono visibili sempre nel Centro studi Pasolini.
TERZA TAPPA: CHIESETTA DI VERSUTTA
Durante il periodo della Guerra, Pasolini si era ritirato a Casarsa, considerato dalla famiglia luogo più sicuro. Qui, assieme ad alcuni amici appassionati di poesia, fondò l’Academiuta di lenga furlana che si proponeva di rivendicare l’uso letterario del friulano casarsese contro l’egemonia di quello udinese.
Nel 1944 assieme alla madre sfollò a Versuta, che sembrava essere un luogo più tranquillo e lontano dagli obiettivi militari. Qui sorge una graziosa chiesetta, rievocata e celebrata da Pasolini nelle sue Poesie a Casarsa.
QUARTA TAPPA: SAN VITO AL TAGLIAMENTO
Dopo un ricco pasto a base di piatti tipici friulani, raggiungiamo San Vito al Tagliamento. Anche qui veniamo accolti in municipio dal sindaco e alcuni assessori, e proseguiamo la nostra visita alla scoperta di alcune delle sue maggiori bellezze, sempre guidati dalle parole di Pasolini.
Nel 1948 San Vito fu infatti teatro della rivolta contadina per l’applicazione del Lodo De Gasperi, raccontata da Pasolini nel romanzo Il sogno di una cosa, mimetizzando il nome reale di San Vito sotto l’equivalente di fantasia di Gruaro.
Abbiamo visitato, quindi, alcuni dei luoghi citati nelle opere di Pasolini:
- Palazzo Rota (oggi sede del Municipio)
- Palazzo Altan
- la frazione di Rosa (che deve il suo nome alla vicinanza al fiume Tagliamento e all’azione distruttrice delle sue acque, da cui appunto “rosa”, cioè erosa, corrosa, dal verbo “rodere”)
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