Dal Rifugio Tamai a Malga Meleit: sentiero sul Monte Zoncolan

Dal Rifugio Tamai a Malga Meleit: sentiero sul Monte Zoncolan

Dal Rifugio Tamai a Malga Meleit

passeggiata sullo Zoncolan

 

Malga Meleit è raggiungibile con un semplice sentiero che parte dal Rifugio Tamai, sulla cima del Monte Zoncolan. 

malga meleit

Weekend ad Arta Terme con Silent Alps

Il silenzio delle nostre Alpi, la nostra profondità e la semplicità autentica, gli spazi naturali intimi in cui la contemplazione si mescola con la riflessione, il cuore si fonde con le mete e tu puoi conoscere parti di te ancora inesplorate.

Il consorzio di promozione turistica di Arta Terme, Silent Alps ci ha invitato per un weekend alla scoperta di Arta Terme nella stagione estiva. Silenzio, sentire, vivere l’essenziale. Il denominatore comune delle esperienze che puoi fare durante la tua vacanza ad Arta Terme, divise in 3 categorie: dynamic per i più avventurosi che vogliono sfidare i propri limiti, feeling per sentire con tutti e 5 i sensi, reload per riscoprire sé stessi.

Tra le tante esperienze che abbiamo provato durante questo weekend (che potete leggere in questo articolo) vi raccontiamo questa passeggiata sullo Zoncolan, destinazione Malga Meleit. 

monte zoncolan
malga meleit
malga meleit

Leggi tutti i nostri articoli su sentieri & passeggiate in Friuli Venezia Giulia

Il sentiero

Il sentiero per arrivare a Malga Meleit parte dal Rifugio Tamai (quota 1.594m) che si trova sulla cima del Monte Zoncolan. Il Rifugio è raggiungibile in auto d’estate, oppure potete scegliere di arrivare in cabinovia (partenza dal paese di Ravascletto).

Dal Rifugio Tamai si continua lungo la strada sterrata che si snoda lungo le pendici del Monte Arvenis. Il percorso inizialmente si sviluppa in leggera ma costante salita e, una volta raggiunta l’elevazione massima, inizia la discesa che vi porterà a Malga Meleit.

Il sentiero si sviluppa sempre lungo una comoda carrareccia, a tratti addirittura asfaltata. È impossibile sbagliare, e a parte la salita non c’è davvero alcuna difficoltà.

Anche se il sentiero è molto semplice, il panorama è davvero pazzesco!

All’arrivo in Malga potrete riposare sulle sdraio con vista spettacolare sulla Valle del But, sulla Cima del Monte Zoncolan e il Monte Coglians… e naturalmente rifocillarvi con un pranzo da leccarsi i baffi, a base di prodotti di loro produzione. Noi abbiamo assaggiato i salumi e i formaggi, gli gnocchi con ricotta affumicata e l’immancabile frico.

Tutti i formaggi sono di loro produzione, e se siete abbastanza mattinieri avrete la possibilità di vedere la produzione dei formaggi. Quando siamo arrivati in malga la ricotta era pronta, e abbiamo avuto l’onore di assaggiarla ancora calda. Uno di quei sapori che difficilmente dimenticheremo!

Il rientro è previsto per la stessa strada, altrimenti potete raggiungere Villa Santina o Zuglio. Nel primo caso si scende a destra per portarsi a Val di Lauco, Vinaio e Lauco; nel secondo, si prosegue a sinistra fino a malga Dauda, alla frazione Fielis e quindi a Zuglio.

malga meleit
malga meleit
malga meleit

Variante alternativa

Una variante bellissima della prima parte del sentiero si snoda attraverso due itinerari molto suggestivi e panoramici, ad opera dei ragazzi del Rifugio TamaiFutura e Suan, con la loro conoscenza del territorio, hanno sviluppato 3 percorsi con diversi livelli di difficoltà che partono dal loro rifugio.

  • Labirinto tra i mughi
  • Tra pascoli e mirtilli
  • Sopra le nostre teste (che porta alla cima del Monte Tamai)

Ecco il nostro percorso “alternativo”.

Siamo partiti dalla casetta degli alpaca (eh si, al Rifugio Tamai potrete trovare anche questi simpaticissimi animali!) e abbiamo preso il sentiero “labirinto tra i mughi”. Quando abbiamo trovato il primo cartello che indica il percorso “tra pascoli e mirtilli” lo abbiamo seguito (in direzione contraria) fino a congiungerci con la carrareccia che porta in Malga Meleit.

tra pascoli e mirtilli
tra pascoli e mirtilli
labirinto di mughi

dislivello in salita (metri)

quota massima (metri)

quota minima (metri)

tempo di percorrenza (ore)

  • difficoltà

Malga Meleit

Ogni mattina le mucche raggiungono la stalla per la mungitura e il latte viene trasformato in ricotta, formaggio e burro. Gesti che in Carnia si compiono da centinaia di anni, e che altrove sono stati dimenticati a favore di una maggiore industrializzazione.

Credeteci, però: il sapore della ricotta appena fatta, ancora calda, non si dimentica!

Dovete provare anche il burro. Il burro di alpeggio ha un particolare colore giallo, dovuto alla presenza del carotene nell’erba fresca dei pascoli. Si ottiene dalla panna di affioramento del latte della sera (brume). Il sapore di questo burro è completamente diverso dal burro classico a cui siamo abituati: molto più intenso. Spalmare questo burro sul pane vi porterà subito in alta quota, tra i pascoli e la natura incontaminata. Un assaggio di montagna ad ogni morso.

malga meleit
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Un weekend ad Arta Terme con Silent Alps

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Silenzio, sentire, vivere l’essenziale.

 

Il consorzio di promozione turistica di Arta Terme, Silent Alps ci ha invitato per un weekend alla scoperta di questa destinazione nella stagione estiva. Silenzio, sentire, vivere l’essenziale. Questa è la base di una vacanza ad Arta Terme.

arta terme

Arta Terme

Il silenzio delle nostre Alpi, la nostra profondità e la semplicità autentica, gli spazi naturali intimi in cui la contemplazione si mescola con la riflessione, il cuore si fonde con le mete e tu puoi conoscere parti di te ancora inesplorate.

Arta Terme è un piccolo borgo della Carnia conosciuto fin dall’antichità per la presenza di una fonte di acque sulfuree. La presenza delle terme curative ha reso famoso questo luogo in tutta Italia ed Europa, tant’è che è stato frequentato, negli anni, da personalità di rilievo come Giosuè Carducci, Caterina Percoto, Pier Paolo Pasolini.

Oggi il turismo di massa si è spostato verso altre destinazioni, facendo emergere la vera bellezza di questi luoghi: territori ricchi di tradizioni, di natura incontaminata, di gente vera. Un perfetto punto di partenza per visitare una delle più belle vallate della Carnia, la Valle del But che comprende i comuni di Arta Terme, Paluzza, Sutrio e Zuglio.

Il consorzio di promozione turistica di Arta Terme, Silent Alps (nome evocativo che rappresenta molto bene l’approccio al turismo di queste zone), ci ha invitato per un weekend alla scoperta di questa destinazione nella stagione estiva. Avevamo già fatto visita a questa località nella stagione invernale, come potete leggere in questo articolo!

Leggi il nostro articolo su Arta Terme in inverno

Silent Alps: il consorzio di Arta Terme

Silenzio, sentire, vivere l’essenziale. Questa è la base di una vacanza ad Arta Terme. Il denominatore comune delle esperienze che puoi fare durante la tua vacanza ad Arta Terme, divise in 3 categorie: dynamic per i più avventurosi che vogliono sfidare i propri limiti,  feeling per sentire con tutti e 5 i sensi, reload per riscoprire sé stessi.

Il nostro weekend è stato un mix di feeling reload: abbiamo passeggiato in paese alla scoperta della sua storia e delle sue peculiarità, abbiamo lavorato sulla consapevolezza del nostro corpo con lo yoga, abbiamo riscoperto sapori antichi e ricette di una volta. Qui ti raccontiamo la nostra esperienza, che ti sarà di ispirazione se vorrai anche tu provare una vacanza all’insegna dell’autenticità.

Il nostro programma per questi due giorni ad Arta Terme:

SABATO

  • arrivo e saluto del Sindaco Luigi Gonano e dell’Assessore al Turismo e alla Cultura Stefano de Colle
  • visita del paese con tappa alla Chiesa dei Re Magi e alla Chiesa dei Templari, percorrendo la Strada Iulia Augusta, sotto la guida esperta di Mauro
  • pranzo a base di prodotti tipici all’Hotel Park Oasi
  • sessione di yoga immersi nella natura
  • relax e cena al Ristorante Edelweiss

DOMENICA

  • passeggiata sullo Zoncolan, destinazione Malga Meleit
  • pausa caffè al Rifugio Tamai
  • visita e degustazione all’ultima distilleria rimasta a Cabia, Distilleria Casato dei Capitani
monte zoncolan
arta terme

con gli altri partecipanti al tour: Luana Tomasella, Sara di Torzeando, Simonetta di Ritagli di Viaggio, Federico Graziati e Davide Anzimanni

arta terme

Visita di Arta Terme

“O che tra faggi e abeti erma su i campi
Smeraldini la fredda ormai si stampi
Al sole del mattin puro e leggero,
O che foscheggi immobile nel giorno
Morente su le sparse ville intorno
A la chiesa che prega o al cimitero
Che tace, o noci de la Carnia, addio!
Erra tra i vostri rami il pensier mio
Sognando l’amore d’un tempo che fu.”

– Carducci, “Il Comune Rustico”, Piano d’Arta 10-12 agosto 1885

Da questa poesia prende il nome il bar che si trova al centro di Arta, “Al Comune Rustico”, dove abbiamo cominciato la nostra scoperta del paese. Insomma se passate per Arta, un caffè in questo bar è d’obbligo per respirare un po’ di storia!

Da qui ci siamo spostati a Piano d’Arta, all’Hotel Park Oasi, dove ci aspettava il sig. Mauro, proprietario e nostra guida per la mattinata. In quanto una delle “memorie storiche” del paese ci ha raccontato che nel loro ristorante si mantengono le ricette di una volta e così anche le materie prime. Lui e suo figlio si occupano personalmente di coltivare gran parte delle materie prime nell’orto dietro all’Hotel e ove non possibile di acquistarle presso produttori locali. Inoltre in primavera e in estate raccolgono erbe spontanee e funghi per dare quel tocco in più ai loro piatti. In questo modo tutte le materie prime sono a km zero, e qui potrete trovare una cucina molto particolare!

Il pranzo ristoratore che ci hanno offerto dopo la camminata prevedeva piatti classici (salvia e fiori di zucca fritti, affettati e formaggi, tagliatelle ai funghi freschi, cjarsons) ma anche qualcosa di difficile da trovare altrove: radic di mont, aglio victorialis – una tipologia di aglio di montagna davvero squisito e molto delicato – gnocco di patate viola con Formadi Frant, cheesecake con marmellata di corniole – il frutto del corniolo, un tempo usato molto in cucina ma oggi caduto in disuso.

hotel park oasi
hotel park oasi
hotel park oasi

La chiesa di San Nicolò degli Alzeri 

Prima tappa del nostro tour la chiesa di San Nicolò, che raggiungiamo con un piccolo sentiero che si trova proprio dietro all’Hotel Park Oasi. Era annessa ad un Ospitium fatto costruire dall’Ordine dei cavalieri di San Giovanni, detti anche Ospitalieri. Era quindi un luogo di ospitalità e riposo per i pellegrini e i viandanti. Qui si trova il primo affresco del Friuli Venezia Giulia, datato 1.000 / 1.100.

La chiesa dei Re Magi

Seconda tappa la chiesa così chiamata “dei Re Magi”, unica nel suo genere per il campanile molto particolare, oggetto di studi da parte di numerosi architetti. La leggenda vuole che questa chiesa sia stata voluta da Elena Blasona e il marito, quando ebbero un sogno o una visione. Trovarono un ramo di salvia in fiore nel luogo dove ora sorge la chiesa, nonostante fosse pieno inverno. Fu intitolata ai Re Magi. Se osservate bene l’affresco sulla parete di fondo, raffigura i Re Magi su uno sfondo di piante di salvia.

Da qui prendiamo la Strada Iulia Augusta, oggi ciclabile, che ci porta di nuovo in paese. Un percorso antichissimo costruito dai romani per collegare Aquileia a Aguntum (nei pressi dell’attuale Lienz, in Austria). Strade strette per non portar via spazio ai campi, che erano molto più importanti all’epoca.

Un bellissimo giro del paese di Arta Terme!

arta terme
mauro
chiesa di san nicolò

Il consorzio Silent Alps organizza moltissime attività ed esperienze nella natura, che potete vedere sul loro sito silentalps.it 

Se volete rilassarvi e ricongiungervi con voi stessi, ricaricando le energie e rilassandovi immersi nella natura, potete provare lo yoga itinerante. Il saluto al sole, un inno alla giornata che inizia, praticando yoga guidati da un’insegnante professionista che vi spiegherà tutti i segreti di questa disciplina basata sulla forza spirituale più che sulla forza fisica.

Non avrete bisogno di essere allenati o di essere già snodati, non sarà richiesto al vostro corpo di sforzarsi, ma solo di concentrarsi su sé stessi e sulla natura che vi sta intorno.

Le prossime date: 8 agosto a Piano d’Arta e 14 agosto a Sauris.

Leggi il nostro articolo sull’escursione a Malga Meleit dal Rifugio Tamai

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Ricetta Tiramisù

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Ricetta

Tiramisù

 

Il tiramisù è uno dei dolci più famosi al mondo, tanto che è la quinta parola della cucina italiana più conosciuta all’estero! Ecco la ricetta proposta da La Cucina di Eli!

Porzioni

6

Preparazione

20 min

Riposo

6 ore

Ingredienti

4 uova medie
8 cucchiai di zucchero semolato
750 gr mascarpone
Caffè 8 tazzine
Savoiardi un pacco grande
Cacao amaro qb

Preparazione

Ho preparato la moka di caffè e una volta pronto ho messo il caffè a raffreddare in un piatto fondo.

Ho sbattuto i tuorli con lo zucchero fino a renderli bianchi e spumosi (lo zucchero deve praticamente sciogliersi tutto).

Ho montato a neve fermissima i 4 albumi. Ho unito ai tuorli sbattuti il mascarpone mescolando con le fruste elettriche. A questo composto ho unito poi i bianchi montati a neve, un cucchiaio alla volta, incorporandoli delicatamente dal basso verso l’alto.
Ho inzuppato i savoiardi, velocemente per non renderli troppo bagnati, nel caffè e li ho distribuiti sul fondo della mia pirofila. Ho steso un abbondate strato di crema e poi ho continuato con un altro strato di savoiardi, è così via fino ad esaurire gli ingredienti.
L’ho lasciato riposare in frigo per almeno 6 ore. Prima di servirlo ho spolverizzato con del cacao amaro la superficie.

 

Il consiglio

L’ideale è preparare il tiramisù per la sera perché il riposo in frigo è fondamentale per ottenere un dolce compatto è perfetto al taglio.

 

Tiramisù: prodotto friulano certificato

Veneto e Friuli Venezia Giulia si sono contesi per anni la paternità di questa ricetta, finché nel 2017 il tiramisù è stato certificato come prodotto tradizionale friulano. I documenti storici hanno confermato che la prima versione di questo dolce è stata realizzata a Tolmezzo, al Ristorante Roma. Norma Pielli Del Fabbro lo inserì a menù con il nome di Trancio al Mascarpone, una versione rivisitata del dolce Torino che utilizzava tuorli d’uovo, zucchero, burro, cioccolato fondente, latte e savoiardi inzuppati nell’alkermes o nel marsala.

 

Ricetta a cura di…

Elisa Dorotea, mamma e moglie friulana. Nel suo Blog si mescolano idee, ricette e momenti della sua vita quotidiana qui in Friuli-Venezia Giulia. Interpreta con passione piatti della tradizione, ma non solo, sempre con un occhio di riguardo al territorio, ai suoi prodotti e alle sue eccellenze enogastronomiche.

Tutte le sue ricette su lacucinadieli.com 

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Yoga in Villa

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un ritorno ai piaceri semplici

Come iniziare al meglio il weekend? Dedicando del tempo a sé stessi, partecipando ad un evento all’insegna del benessere e del mangiare sano: Yoga in Villa. Leggi il nostro racconto!

 
Yoga in Villa

Come iniziare al meglio il weekend? Sveglia presto, colazione leggera e appuntamento con un’amica per una giornata dedicata a sé stesse, al proprio benessere e a “staccare la spina”.

Sì, perché sono tre cose a cui pensiamo sempre più raramente ma che dovremmo fare più spesso! Per fortuna c’è chi, come MaMi eventi, organizza questi appuntamenti, ed è così che noi non dobbiamo pensare più a niente se non a rilassarci e a goderci la giornata!

Ed è così che sabato mattina alle 9 mi sono data appuntamento con una cara amica e ci siamo dirette verso Villa Dragoni a Buttrio, dove MaMi ha organizzato tre appuntamenti di “Yoga in Villa”.

Abbiamo cominciato la giornata con una lezione di yoga, seguite dall’insegnante Alessia Serli. Esercizi di base, semplici, adatti anche a chi non ha mai praticato, ma che ti permettono fin da subito di comprendere l’importanza di questa disciplina che coinvolge corpo, postura, respiro, spiritualità. Anche se non vi siete mai avvicinati a questa disciplina, vale la pena provare: tornerete a casa più distesi (nei muscoli e nel cervello!) e con una nuova esperienza di cui fare tesoro.

 

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI YOGA IN VILLA:

VENERDì 17 LUGLIO
ore 19.00

SABATO 25 LUGLIO
ore 9.00

Alla lezione di yoga (che ha me ha messo un incredibile appetito) segue un momento conviviale, un brunch sotto forma di pic-nic negli ampi giardini intorno alla villa. Ortofficina, bistrot di Udine, ci ha preparato deliziose monoporzioni seguendo le ricette della nutrizionista Sofia Bronzato. Un menù gustoso e sano, completo di tutti i macronutrienti!

Questo menù mi ha piacevolmente stupita. Pur non essendo vegetariana, ho trovato il tutto incredibilmente gustoso (la mousse di avocado e cacao era una meraviglia!)

Yoga in Villa
Yoga in Villa
Yoga in Villa

La location: Villa Dragoni

Dimora fondata nel Seicento dalla famiglia Bartolini, si trova a Buttrio, al centro dei Colli Orientali del Friuli. Un’ampia casa padronale circondata da un giardino con alberi secolari che spazia sulla vista dei vigneti che la circondano.

Una location perfetta per eventi di ogni tipo: matrimoni, cerimonie e feste.

Villa Dragoni
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Una giornata d’estate a Muggia

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tra mare e città

Muggia è un piccolo borgo che si trova vicino al confine con la Slovenia, in provincia di Trieste. Scopri come trascorrere qui una perfetta giornata d’estate!

grado

Un gioiello dalle fattezze istro-venete

Muggia è un piccolo borgo che si trova vicino al confine con la Slovenia, in provincia di Trieste. Un gioiello dalle fattezze istro-venete, infatti fu sotto il dominio della Serenissima fino al 1797.

L’influenza veneziana si ritrova non solo nell’urbanistica e nell’architettura (passeggiando in centro vi sembrerà di percorrere le calli veneziane), ma anche nel dialetto e nelle tradizioni. Qui si festeggia infatti il Carnevale in maniera molto sentita.

Oggi Muggia è conosciuta per la pesca. Cuore della località il mandracchio,  l’antico porto una volta fortificato contro gli assalti provenienti dal mare.

Ma Muggia non è solo storia e cultura. Come tutte le località di mare, qui potete passare una giornata di relax prendendo il sole e facendo il bagno nel Golfo di Trieste.

Piccole spiagge di sassi o di scogli, com’è caratteristico in questa zona, oppure il famoso lungomare aperto a tutti dove distendersi con l’asciugamano a prendere il sole. Un’esperienza da fare se volete confondervi con gli autoctoni 😉

Se volete godervi al massimo la giornata a Muggia, senza dover spostare troppo l’auto, vi consigliamo di parcheggiare nell’ampio parcheggio che si trova sul lungomare di Muggia dopo il Bagno San Rocco. Potete prenotare sdraio e ombrellone al Bagno San Rocco, e da qui muovervi a piedi per visitare la cittadina non appena le temperature sono più clementi!

grado battistero
grado calli
grado città vecchia

Il centro di Muggia vi conquisterà sicuramente con le sue calli, stradine e casette colorate. Solitamente si accede al centro del borgo dalla Portizza, un’apertura ad arco sul lato est del borgo sovrastata da un leone marciano, simbolo della Repubblica di Venezia. Un tempo la città era murata e aveva 4 ingressi e undici torri, di cui dieci quadre e una rotonda.

Il cuore della città è Piazza Marconi, con il Palazzo del Municipio, edificio del XIII secolo decorato dai leoni di San Marco, e il Duomo di Muggia in stile gotico-veneziano.

A dominare la città il Castello di Muggia, che risale al 1300.

Passeggiando lungo il mandracchio capirete come la pesca sia ancor oggi l’attività principale degli abitanti di Muggia. Non potete quindi farvi mancare un pranzo di pesce freschissimo in uno dei graziosi ristoranti della città. E, per finire in dolcezza, un buon gelato!

 

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