Ricetta
Boreto gradese rivisitato
In questa ricetta voglio raccontare la semplicità, perché è nel pensiero di molti l’idea che il pesce sia un alimento difficile da preparare e costoso, ma se impariamo ad utilizzare il nostro pescato locale possiamo davvero creare dei piatti speciali e versatili.
Per questa ricetta mi sono ispirata al Boreto gradese, una zuppetta di pesce semplicissima preparata con quello che il mare nella notte aveva offerto.
Preparata tradizionalmente con pesce azzurro, nella mia versione ho aggiunto anche dei moscardini e delle vongole, tutto rigorosamente dell’Adriatico.
Porzioni
3/4
Preparazione
1 ora
Riposo
1 ora
Ingredienti
Vongole dell’Adriatico 500 gr
Moscardini 500 gr
Pesce azzurro (alici, sarde, gallinella e quello che trovate disponibile in pescheria) 500 gr
Vino bianco mezzo bicchiere
Acciughe 2
Aglio, olio, pepe, sale grosso qb
Preparazione
Per prima cosa ho pulito le vongole. Le ho messe in acqua fredda con una manciata di sale grosso per un’ora senza toccarle così da liberarle delle impurità e della sabbia.
Ho poi curato il pesce. Ho pulito il moscardino e l’ho tagliato a pezzetti. Ho tagliato testa e coda dei pesci di spina. Se siete capaci di eliminare la lisca e le spine del pesce crudo potete farlo in questa fase.
Altrimenti nella ricetta, nel passaggio successivo, vi mostro un piccolo trucchetto che vi darà una mano a eliminare le spine senza rovinare il pesce e senza sprecare polpa.
Ho messo un filo d’olio in una casseruola e ho aggiunto uno spicchio d’aglio intero e delle acciughe per preparare un fondo di cottura.
Per la cottura dei pesci ricordatevi di disporre nella padella prima i pesci con carni più sode, quindi con cottura più lunghe, (in questo caso i moscardini) e poi gli altri.
Ho aggiunto i tranci di pesce di spina e li ho fatti leggermente rosolare così da ammorbidire la carne. Fatto questo potrete, se non l’avete fatto prima, togliere il trancetti di pesce posarli su un tagliere e eliminare più facilmente la lisca e le spine perché la carne sarà già leggermente cotta e più tenera. È un metodo furbo e un po’ particolare, ma per evitare di rovinare il pesce è perfetto.
Ho sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco e ho fatto evaporare.
Ho aggiunto dell’acqua, una macinata di pepe e ho portato a cottura.
Ho tolto le vongole dall’acqua e sale e le ho aggiunte coprendo la pentola con il coperchio per farle aprire.
Una volta aperte tutto il pesce sarà cotto. Ho servito con dei crostini di pane.
Il consiglio
Far leggermente rosolare i tranci di pesce di spina, così da ammorbidire la carne. In questo modo potrete eliminare più facilmente la lisca e le spine perché la carne sarà già leggermente cotta e più tenera.
L’ingrediente friulano: il pesce dell’Adriatico
Il Friuli Venezia Giulia è una regione fortunata: dispone del mare aperto, di lagune e di fiumi, e quindi vi si può trovare pesce sia di acqua dolce che di acqua salata.
Tra il pesce di mare azzurro dell’Adriatico che troviamo nella nostra regione ricordiamo: lo sgombro, la triglia, la sardina, l’acciuga, l’anguella, i moscardini, le vongole, le cannocchie, il rombo, la coda di rospo…
Il brodeto gradese è sicuramente uno dei piatti più conosciuti ed apprezzati della nostra tradizione. Un piatto povero, che nasce in tempi di miseria da genti orgogliose: infatti ancor oggi viene preparato con la ricetta originale, senza ammettere eccezioni. Per preparare un vero boreto gradese non dovete utilizzare il pomodoro: pare infatti che la ricetta risalga al periodo antecedente la scoperta dell’America.
La nona ha tolto dal cain
el pesse pel boreto, za netao:
tre cavasteli, un bisato spacao
e dopo un rombo che xe pesse fin.
(Biagio Marin)
Elisa Dorotea, mamma e moglie friulana. Nel suo Blog si mescolano idee, ricette e momenti della sua vita quotidiana qui in Friuli-Venezia Giulia. Interpreta con passione piatti della tradizione, ma non solo, sempre con un occhio di riguardo al territorio, ai suoi prodotti e alle sue eccellenze enogastronomiche.
Tutte le sue ricette su lacucinadieli.com
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